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Il movimento carismatico – risveglio o seduzione finale? Per un orientamento alla luce della Bibbia

 

 

Rudolf Ebertshäuser

 

 

1. Introduzione:
La visione carismatica del risveglio finale

Il movimento pentecostale e carismatico si considera come un gran movimento di risveglio voluto da Dio per gli ultimi tempi. Esso sarebbe stato prodotto da una effusione dello Spirito Santo, predetta nel capitolo 2 di Gioele, su dei credenti particolarmente zelanti e consacrati agli inizi del XX secolo.

Mediante il “battesimo dello Spirito Santo”, Dio avrebbe nuovamente conferito ai cristiani ben disposti la pienezza dello Spirito Santo e i carismi come al tempo degli Apostoli. Ci sarebbero quindi di nuovo i profeti e gli apostoli; questo movimento disporrebbe di ripetute rivelazioni da parte di Dio, con visioni, sogni, messaggi profetici e voci interiori. Miracoli sarebbero accaduti ed accadrebbero, simili ai prodigi dei primi tempi della chiesa: il parlare in lingue, guarigioni, opere potenti.

A parte tutto ciò, questo movimento si considera come l’avanguardia, l’inizio di un risveglio di massa sul piano mondiale, che toccherà milioni e milioni di persone. Secondo le previsioni di molti leader carismatici, esso toccherà tutti gli uomini del pianeta e porterà a Cristo interi popoli: l’effusione dello Spirito su “ogni carne”: Da quasi cento anni i profeti di questo movimento annunciano una potente effusione dello Spirito, prevedendola sempre come imminente; è l’unico grande evento finale verso cui tende tutto il movimento.

Per la maggior parte dei suoi aderenti, il tempo della fine è pertanto un tempo di gloria e di trionfo della chiesa, un tempo in cui non solo si avrà come un ritorno degli inizi apostolici, ma addirittura un suo superamento. E’ una previsione che affascina ed entusiasma. Il carismatico ha la sensazione di essersi immerso in una straordinaria corrente della potenza dello Spirito, per prendere parte alla suprema ed ultima vittoria del regno di Dio. Ecco alcuni esempi di profezia pentecostale-carismatica sul risveglio finale, tratti da scritti di eminenti profeti carismatici:

“Il Signore ha rivelato a molti suoi profeti che presto ci sarà un’ effusione del suo Santo Spirito. Questo risveglio sarà più potente di tutti quelli precedenti…Sorgerà una schiera di profeti, dottori, pastori e apostoli dotati dello Spirito di Fineas… Grandi masse si volgeranno verso il Signore, e in alcuni luoghi la corrente sarà tanto forte che anche credenti molto giovani saranno in grado di guidare grandi comunità. Arene e stadi saranno ogni sera sovraffollati perché i credenti vorranno ascoltare gli apostoli e i predicatori…
Verso la fine di questo periodo, con la realizzazione di questa visione, il corpo di Cristo sarà come una grande potente corrente, che si muoverà come un vento, libera e priva di ostacoli. In quel giorno ci saranno raduni in grandi sale e stadi, nel giorno seguente di nuovo in parchi cittadini e in case private… Spontaneamente si formeranno grandi radunamenti, nei quali tutta la città sarà in piedi. Miracoli eccezionali saranno la regola, e quelli, che ora sono solo un’eccezione, verranno comunemente operati anche da giovani credenti. Ai santi saranno familiari le apparizioni di angeli e ad alcuni sarà dato di vedere a lungo in visione la manifesta gloria di Dio (!), mentre la divina potenza si spiegherà in modo particolare attraverso di essa…
Questa messe sarà così grande, che a nessuno verrà in mente di guardare indietro per confrontarla con quella dei tempi dei primi cristiani. Ognuno dirà che il Signore senza dubbio ha serbato il vino migliore per il tempo della fine. La Chiesa primitiva era come un’offerta delle primizie, questa invece ne sarà la mietitura! Dell’apostolo Paolo si dice che egli ha messo il mondo sottosopra. Degli apostoli che ben presto verranno inviati si dirà che essi hanno messo il mondo, che era sottosopra, nuovamente in piedi. Nazioni tremeranno quando si farà il loro nome(!!)…
In questi giorni molti vivranno quotidianamente di segni e prodigi. Sarà per essi una cosa normale, come lo era per gli Ebrei la manna nel deserto. Il Signore opererà per il suo popolo prodigi che supereranno di molto perfino quelli della Bibbia. Essi saranno perfettamente normali, dal momento che la presenza del Signore sarà più evidente dei suoi stessi miracoli. In quei giorni Egli sarà molto vicino al suo popolo.”

(Rick Joyner, Vision von der grossen Ernte; sottolineature di RE)

Kenneth Copeland, un altro noto leader carismatico, così descrive il promesso risveglio finale:

“Dio sta per provocare il grande finale. Sarà la più grande opera dello Spirito di Dio nella storia dell’umanità, da noi fin qui conosciuta. Pensate un po’! Avremo il magnifico privilegio di essere non solo i testimoni del movimento dello Spirito di Dio negli ultimi giorni, ma noi saremo i canali stessi attraverso cui fluirà questa forza potente. Voi ed io abbiamo il privilegio di essere la generazione dello Spirito Santo. Dio ha innalzato (!) un popolo che sperimenterà la vita e l’opera dello Spirito Santo più di qualsiasi altro prima di noi…

Vivere oggi significa vivere nel tempo migliore di tutta la storia umana!…Coloro che si daranno pienamente al Suo servizio in quest’ultima ora, saranno i portavoce di Dio sulla terra e gli strumenti del Suo Spirito e della Sua potente energia…

Vedremo milioni e milioni, anzi miliardi di anime che saranno rigenerate…La Parola di Dio dice che in questi ultimi giorni intere nazioni entreranno nel regno di Dio… La preghiera d’intercessione provocherà la pioggia dello Spirito di Dio. Porterà l’umanità come una messe nella famiglia di Dio. Ciò avviene proprio oggi dappertutto nel mondo…”
(Kenneth Copeland, The Outpouring of the Spirit; traduzione e sottolineature di RE)

Per ogni convinto credente, che vuole seguire e servire il suo Signore, si pone a questo punto la domanda: Il movimento pentecostale-carismatico è effettivamente un movimento di risveglio operato da Dio? In tal caso noi tutti ci dovremmo aggregare ad esso al più presto possibile, al fine di compiere la volontà di Dio. O invece questo movimento è un inganno e non viene da Dio? Allora ne dovremmo prendere le distanze, onde possiamo essere fedeli al Signore.

Per alcuni cristiani influenzati dai carismatici il semplice porsi una tale domanda è azzardato e falso. Essi temono di esercitare “lo spirito critico e il discernimento degli spiriti”, anzi pensano di commettere il peccato contro lo Spirito Santo se vengono esortati ad esaminare l’opera dello Spirito nel movimento pentecostale-carismatico.

Tuttavia lo Spirito Santo stesso esorta i credenti ad essere vigilanti negli ultimi tempi: “Guardate che nessuno vi seduca!… Perché falsi cristi e falsi profeti sorgeranno e faranno segni e miracoli per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ma voi, state attenti; ecco, io vi ho predetto ogni cosa” (Mc 13:5 e 22-23).

E’ lo Spirito Santo stesso che ci ordina espressamente di provare gli spiriti, se essi sono da Dio: “Diletti, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti (per sapere) se sono da Dio; giacché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo” (1Gv 4:1).

L’unico criterio affidabile, per provare l’autenticità dell’opera dello Spirito nel movimento pentecostale-carismatico, può essere dato solamente dalla divina Parola ispirata della Sacra Scrittura. In questa Parola di verità Dio ci ha rivelato la Sua natura, ha comunicato i Suoi consigli, ha dato le Sue istruzioni che ci devono guidare in ogni cosa.

Ogni operato di Dio concorda perfettamente con la divina Parola e non può essere in contraddizione con essa. Tutte le spirituali rivelazioni ed operazioni, che sono in chiaro contrasto con la Scrittura a noi data dallo Spirito di Dio, non vengono da Dio e le dobbiamo respingere come false.

Cosa dunque ci dice la Parola di Dio riguardo al periodo che precede il ritorno di Gesù Cristo, riguardo agli “ultimi tempi”, per usare questa espressione corrente? Cosa ci dice sui risvegli di massa? Cosa ci dice sulla condizione della Chiesa negli ultimi tempi? Concordano le affermazioni della Scrittura con le profezie del movimento pentecostale-carismatico?

Se più avanti cercherò di presentare alcune affermazioni della Scrittura su questo tema, potrò farlo solo in modo breve e sintetico. Chi volesse avere motivazioni più esaurienti, dovrebbe cercarle nel mio libro “Il Movimento carismatico alla Luce della Bibbia” (purtroppo non tradotto in italiano – ndt). Si tratta di uno studio biblico approfondito. Ma qui vorrei caldamente esortare ogni lettore di questo scritto:Provate voi stessi, dopo una sincera preghiera e con la Bibbia alla mano, se le cose stanno veramente così, come facevano gli Ebrei di Berea (At 17:11)!

Nessuno dovrebbe accettare passivamente queste mie asserzioni. Questo scritto vuole essere, con la grazia di Dio, uno svegliarino e un grido d’allarme, perché si esaminino le false dottrine onde potersi orientare esclusivamente alla luce della Sacra Scrittura. Ciò comporta una personale ricerca nella Bibbia ed un impegno con i sani insegnamenti della Scrittura. Solo chi si attiene ed è fondato sulla Parola, potrà resistere alle seduzioni di questi ultimi tempi!

2. Le affermazioni della Scrittura sugli ultimi tempi

Qui non possiamo riportare nei dettagli tutte le affermazioni della Scrittura sugli ultimi tempi; ogni credente dovrebbe leggere accuratamente i relativi passi e meditarli. Ma vogliamo tratteggiare alcuni segni caratteristici degli ultimi tempi come li rileviamo da diversi passi della Bibbia,

a) Gli ultimi tempi sono per il mondo un periodo di maturazione del male

Il Signore paragona il tempo del Suo ritorno come Cristo e giudice alle condizioni di vita del tempo di Noè: “Come erano giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell’Uomo” (Mt 24:37). Ma come caratterizza la Bibbia i giorni di Noè? Ci fu un risveglio, un ritorno a Dio? La Scrittura dice: “Ora, la terra si era corrotta nel cospetto di Dio, ed era piena di violenza. E iddio riguardò la terra; ed ecco, era corrotta, poiché ogni carne era corrotta sulla terra” (Gen 6:11-12). In quel tempo non ci fu alcun risveglio, ma cattiveria e corruzione, cui seguirono i giudizi dell’ira di Dio, e così esattamente sarà nel tempo della fine.

In Lc 17:28-29, il Signore paragona gli ultimi tempi ai giorni di Lot: “Parimenti ancora, come avvenne ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comprava, vendeva, piantava, ed edificava; ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, e li fece tutti perire. Tale sarà il giorno nel quale il Figlio dell’Uomo apparirà.” Nel tempo che precede il ritorno del Signore non si convertono le masse a Cristo, ma l’empietà diverrà sempre peggiore, come a Sodoma e Gomorra, così che solo una piccola minoranza sarà salvata dal giudizio di Dio.

Questo chiaro insegnamento della Scrittura è confermato da altri passi, come 2 Tessalonicesi 2, e dall’Apocalisse, che ci mostra come le masse delle nazioni non andranno a Cristo ma seguiranno l’anticristo e Satana. Altrimenti come potrebbe accadere che a proposito della prostituta Babilonia è detto: “tutte le nazioni hanno bevuto del vino… della sua fornicazione” (Ap 18:3; cfr. 14:8)? Dal momento che tutti i popoli si convertiranno per l’effusione dello Spirito negli ultimi tempi, donde verrebbero allora le innumerevoli orde fanatizzate, che assedieranno Gerusalemme per opprimere il resto d’Israele, finché le colpirà il giudizio di Dio?

In fondo uno spassionato sguardo a ciò che accade nel mondo dovrebbe mostrare ad ogni sincero credente come son vere le profezie della Bibbia. La vera Chiesa fu sempre una piccola minoranza chiamata fuori dal mondo, il piccolo gregge. E tale resterà finché il Signore non la rapirà a Sé! Questo videro con chiarezza anche i Fratelli che nel 1909, nella “Dichiarazione di Berlino” chiamarono col loro nome gli empi errori del movimento pentecostale ed affermarono: “Noi non attendiamo una nuova Pentecoste; ma attendiamo il ritorno del Signore.”

Inganna pesantemente i credenti, quando la profezia di questo movimento annuncia un risveglio ed un’effusione dello Spirito come la soluzione per tutti i mali e per la nefasta corruzione che è in questo mondo, mentre lo Spirito di Dio nella Scrittura attesta che la risposta divina ai mali del mondo sarà il ritorno del Signore Gesù Cristo, che prima eserciterà il giudizio e poi stabilirà il Suo regno di pace!

b) Il tempo della fine sfocia nel giudizio di Dio, il “giorno del Signore”

Per l’empietà sempre crescente e a causa della ribellione del mondo contro Cristo, all’apice del tempo della fine non ci sarà l’effusione dello Spirito sulle moltitudini, bensì il giudizio della collera di Dio su tutti gli increduli.

Ce lo preannuncia a chiare lettera la II Epistola ai Tessalonicesi, dove ci viene detto cosa avverrà quando il Signore Gesù Cristo ritornerà in gloria insieme con la sua Chiesa, precedentemente rapita, per compiere il suo giudizio: “quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, con fuoco fiammeggiante, facendo vendetta di coloro che non conoscono Dio e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del nostro Signore Gesù Cristo. Essi porteranno la pena della perdizione eterna, (respinti) dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza…” (2Ts 1:7-10).

Il tempo salutare della grazia culminerà nel giudizio delle collera divina, specialmente per quelli che hanno disprezzato la grazia. Il libro dell’Apocalisse parla con tanta serietà dei terribili giudizi, che si abbatteranno sull’empia umanità. E di quelli che a milioni e a miliardi adoreranno la bestia è detto ripetutamente: “parimenti non si ravvidero” (Ap 9:21).

Questa dura affermazione è in stridente contrasto con le euforiche profezie del movimento pentecostale-carismatico, nelle quali si dice che masse enormi, nazioni intere si convertiranno al Signore. La Scrittura non parla di salvezza delle nazioni ma annuncia il prossimo giudizio su di esse!

c) Il tempo della fine è per la cristianità un tempo di apostasia e di seduzione

Qual è la situazione della cristianità negli ultimi tempi? Può essa contare su una trionfale evoluzione, su un ritorno ai tempi della Chiesa apostolica, ma in una magnificenza ancora più grande?

La Parola di Dio anche qui parla un altro linguaggio:

“Or sappi questo: negli ultimi giorni sopraggiungeranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, avari, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, senza affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore verso i buoni, traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, avendo l’apparenza di pietà, ma avendone rinnegato la forza. Anche questi schiva!” (2Tm 3:1-5).

E ancora:

“Infatti verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno dottori secondo le proprie voglie. E distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole” (2Tm 4:3-4).

Qui in ambedue i passi si tratta della cristianità, non del mondo! Questo è l’aspetto della cristianità nel suo complesso, negli ultimi tempi, e lo stesso movimento carismatico è un lampante esempio della verità di queste parole.

Il Signore Gesù Cristo stesso ha così caratterizzato questo periodo: “E poiché l’iniquità sarà moltiplicata” – ciò nella cristianità, non nel mondo! – “la carità di molti si raffredderà” (Mt 24:12).

In Matteo 13, il Signore manifesta profeticamente l’evolversi della cristianità, considerata come l’attuale figura del regno di Dio. Nella parabola delle zizzanie in mezzo al grano, Egli mostra come Satana, per ingannare, semina qualcosa che somiglia al grano. Nella parabola del granello di senapa Gesù ci fa sapere che la cristianità, crescendo come un grande albero, avrebbe avuto uno sviluppo innaturale, non conforme al piano di Dio. L’immagine degli uccelli del cielo che fanno il nido fra i suoi rami è un simbolo degli spiriti cattivi (cfr. Ez 31:6; Dan 4:18 e Ap 18:2).

Nella parabola del lievito, la cristianità è paragonata alla farina, in cui una donna segretamente immette del lievito, “finché la pasta sia tutta lievitata”. Orbene il lievito, nella Bibbia, è sempre un’immagine del peccato e della corruzione (cfr. 1Cor 5:6-8; Gal 5:9; Mt 16:12).

La Scrittura qui e in altri passi (cfr. Apocalisse 3 – Laodicea!) c’insegna che la cristianità, negli ultimi tempi non deve aspettarsi ampi risvegli, rinnovamenti e una crescita meravigliosa, ma innanzi tutto decadenza e infedeltà, apostasia dalla fede (1Tm 4:1; 2Ts 2:3) e mescolanza col mondo. Uno sguardo spassionato sulle condizioni attuali della cristianità non fa che confermare ancora una volta la verità della parola profetica autentica – e la falsità delle false profezie carismatiche.

d) Nel tempo della fine solo un piccolo resto rimane fedele al Signore e alla sua Parola

Là dove la parola profetica della Bibbia parla del resto fedele della Chiesa, di coloro che non contribuiscono al generale sviluppo dell’infedeltà e dell’apostasia, essa non si riferisce assolutamente a nuove effusioni dello Spirito, ad apostoli, profeti e prodigi, bensì caratterizza questo resto fedele come una piccola, debole minoranza, che tuttavia si attiene fedelmente al Signore ed alla Sua Parola ispirata e coraggiosamente restiste al risucchio della seduzione finale: “…tu hai poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome (…) Ecco, io vengo fra breve; ritieni ciò che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona” (Ap 3:8;11). Anche qui la Parola di Dio è in aperto contrasto con le fanatiche visioni finali dei profeti carismatici.

3. Le dottrine carismatiche sugli ultimi tempi travisano la Scrittura

Gli aderenti al movimento pentecostale-carismatico non si limitano a mettere false profezie alla base delle loro dottrine, ma cercano altresì di confermarle con citazioni bibliche. Siamo obiettivi: questi maestri adoperano in maniera giusta i versetti che citano, cioè li presentano nel loro contesto e conformemente alla testimonianza di tutta la Scrittura? Oppure estrapolano il versetto biblico dal contesto di tutto il passo, dandogli un altro significato, esattamente come fanno anche i “testimoni di Geova” e i teologi della Chiesa cattolica-romana?

Proprio il senso critico manca in tanti credenti dei nostri giorni. Nella loro vita di fede non sono realmente fondati sulla Scrittura; hanno scarsa familiarità con la Bibbia e non conoscono la sana dottrina degli Apostoli (At 2:42), che è il metro di misura dato da Dio alla Chiesa e ad ogni singolo credente.

Al posto di una seria lettura della Bibbia in connessione coi passi paralleli, e di uno studio profondo di essa, si ha spesso una frammentaria conoscenza di singoli “passi preferiti” o “libri preferiti” e una fede superficiale, che si nutre più di esperienze e di sentimenti che della Parola di Dio.

Qual è il nostro atteggiamento di fronte alla Parola di Dio? Ciò che in questi ultimi tempi ci può veramente soccorrere è “la Parola della sua grazia, la quale è potente da continuare ad edificarvi, e da darvi l’eredità con tutti i santificati” (At 20:32). Questa parola ci istruisce, ci orienta e ci edifica, cose di cui abbiamo bisogno per la nostra vita spirituale. Si tratta della perfetta rivelazione che Dio ci provvede affinché siamo perfettamente equipaggiati per il nostro cammino. In questa divina Parola dobbiamo restare, la dobbiamo conservare e ad essa aggrapparci se vogliamo essere vincitori (2Tm 3:14-17).

Dell’indispensabile armatura spirituale di ogni credente, in questo tempo ricco di seduzioni, fa parte la solida, sincera fede nella divina ispirazione e inerranza di ogni singola parola della Bibbia. Già su questo punto, sul fondamento della nostra fede, molti credenti oggi si lasciano trarre in errore, ritenendo che la Bibbia non sia la Parola di Dio, ma che essa semplicemente la “contenga”, essendo anche parola umana. In tal modo essi deviano dal Signore e dalla sua Parola e si dispongono ad accettare le seduzioni degli ultimi tempi.

Inoltre è necessaria una comprensione della sana dottrina, cioè degli insegnamenti che gli Apostoli ci hanno lasciati nelle Lettere del NT. In esse è fornita la perfetta rivelazione del Signore glorificato per la sua Chiesa e c’è la chiave per comprendere l’AT e i Vangeli.

Molti gravi errori sono venuti fuori perché non è stata veramente afferrata e custodita questa sana dottrina (cfr. 1Tm 1:10; 4:6, 13-16; 6:3; 2Tm 1:13-14; 2:15; 4:1-4). Ciò portò, per esempio al fatto che affermazioni e profezie bibliche, che si riferiscono ad Israele, furono applicate alla Chiesa. Affermazioni riguardanti il ministero del Messia e dei suoi dodici Apostoli in mezzo al popolo d’Israele furono confuse con la vocazione dei credenti del tempo della Chiesa, ecc.

Continuamente, nelle false dottrine che circolano all’interno della cristianità, dei versetti vengono tolti dal loro contesto, e si dà ad essi arbitrariamente un altro significato, o sono interpretati in modo che essi si vengano a trovare in contrasto con altre affermazioni della Scrittura. Ad evitare questo tranello, bisogna attenersi ai seguenti principi di interpretazione:

1. Ogni affermazione della Scrittura deve essere compresa in primo luogo secondo il significato delle parole e nel contesto della storia della salvezza, lasciandoci guidare dalla piena rivelazione del NT e particolarmente dall’insegnamento delle Lettere degli Apostoli. Il pensiero di Dio è quello espresso dalle sue parole! Quando Egli parla a Israele, si riferisce a Israele, e quando parla alla Chiesa intende riferirsi alla Chiesa; quando parla ai pagani, si riferisce ai pagani (cfr. 1Co 10:32). Significati simbolici e figurati devono ricavarsi chiaramente dal testo stesso o da altri passi scritturali, e non possono essere considerati arbitrariamente come tali. I singoli brani devono sempre interpretarsi nel contesto più ampio del testo.

2. Poiché tutta la Scrittura è ispirata da Dio mediante lo Spirito, e lo Spirito di verità non può contraddirsi, possiamo prendere come dottrina biblica solamente ciò che concorda con tutte le attestazioni della Scrittura su un determinato argomento. Se una dottrina riceve apparentemente l’appoggio di cinque versetti, ma tre altri versetti dicono chiaramente il contrario, quella dottrina non è biblica, ed io la devo rifiutare! In ogni questione si devono prima di tutto ricercare tutte le testimonianze bibliche e valutarle per quanto affermano. Facendo questo, dobbiamo partire dal principio che il senso di alcune affermazioni, in un primo tempo poco comprensibile, spesso è chiarito da altri passi della Scrittura (la Scrittura si deve spiegare con la Scrittura).

Alla luce di queste premesse, vogliamo ora considerare i passi scritturali più importanti, che stanno alla base delle dottrine del movimento pentecostale-carismatico.

a) Il significato distorto di Gioele 2 e la confusione fra Israele e la Chiesa

Il testo centrale che i pentecostali e i carismatici citano, per dimostrare che il loro movimento è una divina effusione dello Spirito, è dato da Gioele 2:28-32. Là è scritto:

“E avverrà, dopo queste cose, che io spanderò il mio Spirito su ogni carne, e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno; i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani vedranno delle visioni. E in quei giorni spanderò il mio Spirito anche sopra i servi e le serve. E farò prodigi in cielo e in terra: sangue, fuoco e colonne di fumo. Il sole sarà mutato in tenebre e la luna diventerà sanguigna, prima che venga il grande e spaventevole giorno del Signore. Ma avverrà che chiunque invocherà il Nome del Signore sarà salvato; poiché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto il Signore; e fra i rimasti che il Signore avrà chiamato.”

Questo passo fu citato da Pietro, quando a Pentecoste fu effuso lo Spirito di Dio e nacque la Chiesa. Però c’è da osservare che Pietro non dice: “Oggi s’è adempiuto…” Egli fa solo notare ai Giudei che la Parola di Dio preannuncia una effusione dello Spirito Santo.

La profezia di Gioele non s’è adempiuta pienamente a Pentecoste, altrimenti lo Spirito sarebbe dovuto scendere su tutto Israele, e si sarebbero dovuti avverare gli annessi prodigi nel cielo. A Pentecoste avvenne solo una pre- e parziale realizzazione di questa profezia. Lo Spirito fu effuso su una piccola minoranza di Giudei che avevano creduto in Gesù, e da essi fu composta la Chiesa di Dio, una nuova assemblea di salvati distinta da Israele.

Ora molti teologi carismatici, sulla base di Gioele 2, ritengono che per la Chiesa, alla “prima pioggia” di Pentecoste, deve succedere negli ultimi tempi la “pioggia autunnale” di un’effusione dello Spirito, una “seconda Pentecoste”. La domanda ora è questa: Per chi si adempie la profezia di Gioele negli ultimi giorni? Per Israele o per il popolo dei Gentili, la Chiesa?

Prima di tutto un esame del più ampio contesto del Libro di Gioele ci mostra come la promessa si riferisce indubbiamente al popolo d’Israele e non alla Chiesa. Chi sono “i vostri figli” e “le vostre figlie”? Il versetto precedente indica chiaramente che si tratta del popolo d’Israele riaccolto alla fine dei tempi!

Di conseguenza “ogni carne” non si riferisce a “tutti gli uomini” o ai Gentili, come asseriscono i falsi dottori pentecostali o carismatici. Il riferimento è a: tutto il popolo d’Israele, tutti gli Israeliti, giovani o vecchi, servi o serve. E dobbiamo sapere che si tratterà di una cosa assolutamente nuova per Israele, poiché sotto la Legge lo Spirito Santo venne solo su pochi strumenti scelti da Dio, in primo luogo sacerdoti, re e profeti. Ora invece sarà sparso su ogni persona, cioè su tutto Israele. Questo è l’unico, possibile, evidente significato di Gioele 2:28.

Tale spiegazione concorda pienamente con altre testimonianze dell’AT riguardo ad una effusione dello Spirito Santo su Israele negli ultimi tempi; si veda innanzi tutto Ez 39:29: “E non nasconderò più loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio Spirito sopra la casa d’Israele, dice Dio, il Signore” (cfr. anche Is 32:15; Zac 12:10). Ciò accadrà quando il Signore Gesù Cristo verrà come Messia per Israele e lo salverà, giudicherà le nazioni e stabilirà il suo regno di pace di mille anni. Proprio a questo evento si riferisce Gioele, come mostra tutto il libro di questo profeta.

Cosa sarà invece dei popoli pagani, che si dovrebbero convertire in massa prima del ritorno del Signore? Sono forse essi indicati come “ogni carne”? La risposta ce la dà il capitolo 3 del Libro di Gioele. Qui infatti è scritto: “Si muovano le nazioni e salgano alla valle di Giosafat! Perché qui sederò per giudicare tutte le nazioni d’ogni intorno. Date la mano alla falce, perché la messe è matura! Venite, scendete, poiché il torchio è pieno, i tini traboccano; poiché la loro malvagità è grande” (Gioele 3:12- 14).

Le nazioni dunque avranno un giudizio di massa e non un risveglio di massa; su di esse, adempiendo la profezia di Gioele, il Signore spanderà la sua collera e non il suo Spirito.

Qui vediamo come s’interpretazione pentecostale di Gioele 2 sia un travisare della Sacra Scrittura. Ciò che la Parola di Dio promette per la fine dei tempi, chiaramente ed esclusivamente, al popolo d’Israele, è attribuito in maniera ingannevole alla Chiesa. La presunta effusione mondiale dello Spirito su ogni persona è dunque una antibiblica alterazione della Verità!

Pertanto le profezie del movimento pentecostale-carismatico sono palesemente false; non è il Signore che ha parlato attraverso questi profeti, bensì un falso spirito. La confusione fra Israele e la Chiesa, nella storia della salvezza, è del resto una caratteristica delle false dottrine di molte sette, come si vede riguardo ai 144.000 Israeliti di Ap 7, in cui si identificano i “Testimoni di Geova”.

Per quanto riguarda la Chiesa, la Scrittura insegna che lo Spirito Santo, a Pentecoste, fu effuso una volta per sempre, e rimane con essa e in essa fino al momento del rapimento (cfr. Gv 14: 16-17; At 2:33; Tit 3: 5-6). Pertanto la Scrittura non conosce plurime effusioni dello Spirito sulla Chiesa. Dunque la “nuova pentecoste” del movimento pentecostale non può essere un’effusione del vero Spirito Santo.

b) Si fa confusione fra il tempo della Chiesa (dispensazione della grazia) e il Regno millenniale

Alla base delle loro dottrine e delle loro profezie, secondo le quali, col risveglio della fine dei tempi, interi popoli verranno a Cristo, i dottori pentecostali e carismatici citano sempre passi biblici, che effettivamente parlano di questo argomento. Così nel Salmo 2:8 è scritto: “Chiedimi, e io ti darò per eredità le genti, e i confini della terra per tua possessione”.

In Is 2: 2-3, si legge: “Or avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della Casa del Signore si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le genti affluiranno ad esso. E molti popoli andranno, e diranno: <Venite, saliamo al monte del Signore, alla casa dell’Iddio di Giacobbe; ed egli ci ammaestrerà intorno alle sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri>; poiché la legge uscirà da Sion, e la parola del Signore da Gerusalemme”. Oppure nel Salmo 86:9: “Tutte le genti che tu hai fatte verranno e adoreranno al tuo cospetto, o Signore; e glorificheranno il tuo nome”.

Se noi anche qui prestiamo attenzione al testo e al suo contesto, vediamo molto chiaramente come tutti i passi in cui è detto che interi popoli verranno a Cristo si riferiscono al futuro tempo di grazia del Regno di Mille anni, quando il nostro Signore Gesù, come Messia d’Israele e Re dei popoli, instaurerà il suo straordinario regno di pace! Solo allora, e non nell’attuale tempo della Chiesa, si convertiranno a Dio interi popoli (vale a dire quelli che resteranno dopo i giudizi del Giorno dell’Eterno).

Anche qui noi vediamo l’impronta della seduzione degli ultimi tempi: Tutto sembra conforme alla Bibbia, ma si fa confusione fra il tempo della Chiesa, nel quale solo una minoranza di esseri umani viene a Cristo, e il futuro periodo del Regno di Mille anni, in cui realmente interi popoli si convertiranno a Lui. Si tratta di un inganno che comporta pesanti conseguenze. Infatti in Ger. 23:36, è scritto: “poiché la parola di ciascuno sarà il suo carico; dal momento che voi pervertite le parole dell’Iddio vivente…”!

Con la Bibbia alla mano, si può dunque costatare come lo storcere la verità biblica sia un grande fondamento dottrinale e visionario del movimento pentecostale-carismatico. Ciò che fu promesso ad Israele è dirottato verso la Chiesa, mentre si mette da parte la dottrina del NT, secondo cui la Chiesa fin dalla Pentecoste possiede permanentemente lo Spirito Santo, avendolo ricevuto una volta per sempre. Un movimento del vero Spirito Santo non può mai essere fondato su uno storcimento della Parola ispirata!

Qual è allora lo scopo di questa dottrina non biblica? C’è una sola logica conclusione: affinché ci sia l’effusione di un altro spirito, di un falso spirito! I credenti che, al momento della conversione hanno già ricevuto lo Spirito Santo, devono essere resi atti e pronti a ricevere l’effusione di un altro spirito. I falsi prodigi della fine dei tempi, sulla base di Gioele 2, devono ritenersi come autentici, sebbene, secondo la Scrittura, per la fine dei tempi, i divini prodigi siano stati promessi solamente ad Israele.

Uno sguardo alla storia della Chiesa ci mostra come, fin dal tempo degli Apostoli, la falsa lettura di Gioele 2 abbia spalancato la porta a visionari movimenti ereticali:

1. Montano (II sec.): Montano, un ex mago della dea Cibale, predicò un’effusione dello Spirito Santo secondo Gioele 2. Egli era attorniato da due false profetesse che parlavano in lingue; avvennero miracoli di guarigioni. Nonostante le profezie menzognere e gli errori dottrinali, il movimento perdurò per alcuni secoli.

2. Irving / Movimento cattolico-apostolico (XIX sec.): Anche qui l’attesa di un’ “effusione dello Spirito”, secondo la profezia di Gioele, ebbe un ruolo importante. Una presunta effusione la ebbero anche col parlare in lingue, con guarigioni e false profezie. Si costituirono 12 apostoli, col compito di preparare la chiesa al ritorno di Cristo, che si sarebbe avuto già durante la vita di questi falsi apostoli. Questo pseudo-movimento profetico-apostolico sfociò alla fine nella setta dei “neoapostolici”.

3. Il movimento pentecostale (XX sec.): Anche qui si ebbe in precedenza una viva attesa di una “effusione dello Spirito” secondo Gioele 2. Fanatiche riunioni di preghiera per implorare una tale esperienza portò, agli inizi del XX secolo, a fenomeni quali il parlare in lingue, le profezie, le estasi col cadere per terra, le guarigioni ed altri prodigi.

4. Gli avvertimenti della Parola profetica riguardo alla seduzione finale

E’ stato in precedenza assodato come le dottrine fondamentali del movimento pentecostale-carismatico si basino su una falsificazione della Sacra Scrittura, e quindi si devono ritenere come seduzione e inganno. Ma dobbiamo andare ancora avanti.

Le dottrine e le profezie di questo movimento mettono completamente da parte un settore della Scrittura riguardante gli ultimi tempi e che in fin dei conti si riferiscono proprio ai pentecostali e ai carismatici: gli avvertimenti contro la seduzione finale della cristianità, presenti chiaramente in tutti i passi che trattano del tempo della fine.

a) La comparsa di falsi profeti

Abbiamo già visto che la prima risposta del Signore Gesù alla domanda dei suoi discepoli, relativa ai segni del tempo della fine e del suo ritorno, fu l’avvertimento: “Guardatevi che nessuno vi seduca!” (Mt 24:4).

La Scrittura dice con molta chiarezza che il tempo che precede immediatamente il ritorno di Gesù Cristo sarà contraddistinto da una sempre più massiccia seduzione da parte di falsi profeti: “Poiché falsi cristi e falsi profeti sorgeranno, e faranno segni e miracoli, per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ma voi, state in guardia; ecco, io vi ho predetta ogni cosa” (Mc 13:22-23).

Falsa profezia, significa che degli uomini si presentano nel nome di Gesù Cristo, sostenendo che il Signore parla con rivelazioni attraverso di essi, e ciò perfino in prima persona: “Io sono il Cristo!” (Mt 24:5). Da questi falsi profeti il Signore Gesù ci mette in guardia con le note parole di Mt 7:15-23:

“15 Ora, guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in abito di pecore; ma dentro son lupi rapaci.16 Voi li riconoscerete dai frutti loro; si colgono uve dalle spine, o fichi dai triboli? 17 Così, ogni buon albero fa buoni frutti; ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. 18 L’albero buono non può far frutti cattivi, né l’albero cattivo far frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco. 20 Voi dunque li riconoscerete dai loro frutti.
21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte , in nome tuo, molte potenti opere? 23 Ma io allora protesterò loro: io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità!”.

Questi avvertimenti del Signore sono confermati molte volte e completati in altri passi del NT. 1Gv 4:1 ci fa sapere che molti falsi profeti sono all’opera. La Lettera di Giuda mette in guardia da seduttori privi di coscienza, i quali bestemmiano le potenze infernali e provocano divisioni. La II Lettera di Pietro ci preavverte che ci saranno falsi dottori, i quali introdurranno eresie di perdizione e, nella loro sete di denaro, sfrutteranno i credenti con parole ingannatrici (2Pt 2:1-3).

In 1Tm 4:1 siamo messi in guardia contro l’opera di spiriti seduttori e contro dottrine di demoni, che si diffonderanno nella Chiesa ad opera di seduttori, i quali contrasteranno la verità con falsi segni e miracoli, come fecero un tempo i maghi Ianne e Iambre alla corte di Faraone. Ed è scritto: “Ma gli uomini malvagi e ingannatori, procederanno in peggio, seducendo ed essendo sedotti” (2Tm 3:13).

b) La comparsa di falsi miracoli

Per il tempo della fine è stata espressamente predetta la comparsa di ingannevoli segni e miracoli, che nei giorni dell’anticristo raggiungeranno il culmine, ma che già in precedenza si verificheranno e sedurranno molti.

Abbiamo già sentito di tali falsi miracoli nelle affermazioni del Signore in Mc 13:22 e in Mt 7:22. Lo stesso anticristo si servirà molto abilmente di quest’arma: “…Del quale empio la venuta sarà, secondo l’operazione di Satana, con ogni potenza e prodigi, e miracoli di menzogna; e con ogni inganno d’iniquità, in coloro che periscono, poiché non hanno dato luogo all’amore per la verità, per esser salvati. E perciò Iddio manderà loro efficacia d’errore, affinché credano alla menzogna; cosicché siano giudicati tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità” (2Te 2:9-12).

Anche in Ap 13:12-15, troviamo gli ingannevoli prodigi dell’anticristo, il quale si serve di una guarigione per indurre gli uomini ad adorare la prima bestia (cfr. anche Ap 16:14; 19:20). Dunque lo stesso mezzo, di cui s’era servito Dio al tempo degli Apostoli per confermare la sua Parola ispirata (Mc 16:20; Eb 2:4), viene usato da Satana al tempo della fine per avvalorare la sua seduzione.

La medesima realtà era stata chiaramente prevista nell’AT, in Dt 12:32; 13:1-5 :

“Prendete guardia di far tutto ciò che io vi comando: non aggiungete nulla e non toglietene nulla. Quando sorgerà in mezzo a te un profeta, o un sognatore di sogni, il quale ti darà un miracolo o prodigio, (e quel miracolo o prodigio ch’egli t’avrà detto avverrà) dicendo: Andiamo dietro a dei stranieri, che tu non hai conosciuti, e serviamo loro; non attenerti alle parole di quel profeta, né a quel sognatore; perché il Signore Iddio vostro vi prova, per conoscere se amate il Signore Iddio vostro con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra. Andate dietro al Signore Iddio vostro, e lui temete, e osservate i suoi comandamenti, e ubbidite alla sua voce, e a lui servite e a lui attenetevi. E si faccia morir quel profeta, o quel sognatore di sogni; poiché egli ha parlato di rivolta contro il Signore Iddio vostro, per sospingervi fuor della via, nella quale il Signore Iddio vostro vi ha comandato di camminare; e così togli via il male di mezzo a te!”.

c) La comparsa di un movimento seduttore di falsi profeti

Noi dunque, sulla base della parola profetica della Scrittura, dobbiamo aspettarci, per il tempo che precede il ritorno di Gesù Cristo, un influente movimento di falsi profeti, il quale esibirà straordinari prodigi (Mt 24:24). I suoi aderenti profetizzeranno nel nome di Gesù Cristo, scacceranno demoni e faranno molte opere potenti (Mt 7:22). I falsi profeti di questo movimento avranno l’apparenza di veri credenti, ma in realtà saranno strumenti di Satana per la seduzione del gregge (Mt 7:15; 2Cor 11:13-15). Essi saranno caratterizzati da avidità, ricerca di ricchezza e benessere e oltraggi contro Satana e le potenze delle tenebre (1Tm 6:3-5; 2Pt 2; Gd 4-19). Dietro questo movimento ci sarà l’opera di spiriti seduttori e dottrine di demoni (1Tm 4:1; 1Gv 4:1-3).

Dove troviamo oggi un movimento dotato di tali caratteristiche? C’è una sola risposta: Se la parola profetica della Sacra Scrittura non mentisce, c’è solo il movimento pentecostale-carismatico che vi corrisponde appieno! Oppure dobbiamo pensare che questi avvertimenti siano stati scritti a vuoto?

Nel movimento pentecostale-carismatico troviamo anche un adempimento della profezia della comparsa di Iezabel, la falsa profetessa di Tiatiri, che seduce i credenti per indurli a spirituale prostituzione, cioè all’idolatria ed alla comunione con i demoni (Ap 2:20-23). I suoi discepoli pretendono di “aver conosciuto le profondità di Satana” – cosa che corrisponde in maniera sbalorditiva a ciò di cui si vantano molti predicatori carismatici. Iezabel insegna in quanto donna (contro l’espresso divieto da parte di Dio in 1Tm 2:12) e seduce veri credenti (“i miei servi”).

Nel movimento in questione, in contrasto con la Parola di Dio, ci sono effettivamente un gran numero di conduttrici, predicatrici e profetesse “unte di Spirito Santo”. Già solo questa aperta violazione delle norme date dalla Scrittura rende palese lo spirito ingannatore di questo movimento – in ogni caso agli occhi di coloro per i quali gli ordini della Scrittura significano ancora qualcosa.

5. Il giudizio della seduzione nella casa di Dio

Molti credenti resteranno sconvolti per queste nostre affermazioni e non accetteranno questo duro giudizio della Bibbia riguardo al movimento pentecostale-carismatico. Essi non riescono a credere che in mezzo alla Chiesa possa effettivamente operare un falso spirito, e che credenti autentici possano restare ingannati da parte di raffinati seduttori.

a) La seduzione nella Chiesa secondo 2 Corinzi 11

Eppure a questo riguardo la Parola di Dio ci fornisce una severa testimonianza, che dovrebbe far riflettere tutti quelli che la pensano così e che ritengono esagerati gli avvertimenti contro la seduzione nella cristianità. Si tratta delle parole dell’apostolo Paolo in 2Cor 11:1-4 :

“Oh, quanto desidererei pure che voi sopportaste un poco la mia follia! Ma pure sopportatemi. Poiché io son geloso di voi d’una gelosia di Dio; perché io vi ho sposati a un marito, per presentare una casta vergine a Cristo. Ma io temo che come il serpente sedusse Eva, con la sua astuzia, così talora le vostre menti non siano corrotte e sviate dalla semplicità verso Cristo. Giacché se colui che viene a voi predicasse un altro Gesù che noi non abbiamo predicato, o se voi riceveste un altro spirito che non avete ricevuto, o un altro evangelo che non avete accettato, voi ben lo sopportereste”.

Qui la parola di Dio mostra come la chiesa in Corinto, accogliendo i falsi apostoli, dei quali Paolo dice di più nei vv.13-15, era rimasta pericolosamente sedotta.

Questi falsi apostoli avevano annunciato in Corinto un altro, un falsificato Gesù, che non era identico al Signore Gesù Cristo rivelato nella Bibbia. Essi seducevano altresì i Corinzi perché ricevessero un altro ingannevole spirito, che essi nella loro nuova nascita non avevano ricevuto. Ed essi predicavano un altro evangelo, che non era l’evangelo rivelato nella Scrittura. E i Corinzi, che erano ancora come minorenni e carnali, non si erano accorti della seduzione! Al contrario, avevano trovato quei mistificatori e falsi apostoli più affascinanti e “più dotati di potenza” del vero apostolo Paolo (cfr. vv.5-6). Siamo noi migliori dei Corinzi di allora?

No, anche noi dobbiamo fare attenzione a non restare ingannati e ammaliati dalle seduzioni degli ultimi tempi (Gal 3:1) Nel passo della Scrittura sopra riportato, ci viene scoperto il segreto della seduzione dei falsi profeti, il motivo per cui essi sovente sono evanescenti e difficilmente riconoscibili. I seduttori parlano moltissimo di “Gesù” – ma essi intendono un Gesù diverso dal biblico Signore Gesù Cristo. I seduttori inducono i credenti a ricevere uno spirito – che però non è il vero Spirito Santo, ma uno spirito seduttore. I seduttori predicano l’evangelo – ma si tratta di un altro evangelo, non quello biblico, un evangelo distorto, falsificato. Hanno zelo e “potenza”, quando parlano sanno essere convincenti e irradiano un’affascinante grande pietà – ma non sono sinceri; attraverso di essi opera Satana, vestito come angelo di luce.

Qui vediamo anche l’autentico pericolo della seduzione di Satana, che si presenta con un pio aspetto, con un’apparenza di grande pietà: si camuffa da angelo di luce allo scopo di affascinare i credenti e distoglierli dal loro vero Signore, Gesù Cristo! Il suo scopo è quello di allontanarli dalla semplicità del loro amore verso Cristo. Il Signore Gesù e la Sua Parola non devono più essere il loro unico bene; altre voci, altri messaggi, sì, un altro Gesù deve abbagliare i loro cuori.

b) Il preannunciato giudizio nella casa di Dio

Quanto detto sopra vuole essere un serio messaggio, che possa scuotere, indurre al ravvedimento e alla vigilanza. Per molti credenti superficiali, non fondati sulla Scrittura, si tratta di un linguaggio duro, da rifiutare. Ma la Scrittura dice molto chiaramente che c’è anche un giudizio dell’Iddio Santo sulla sua casa, là dove si rigetta la Sua Parola e si abbandona la Sua Verità: “Poiché è tempo che il giudizio cominci dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, qual sarà la fine di coloro che non ubbidiscono all’evangelo di Dio? E se il giusto è appena salvato, dove comparirà l’empio e il peccatore?” (1Pt 4:17-18).

L’effusione del falso spirito del movimento pentecostale fu un giudizio di Dio sull’infedeltà e sull’allontanamento dalla fede nella sua Chiesa. Non a caso questo spirito ingannevole cadde primieramente sugli adepti dell’estremista movimento di santità, i quali sostenevano la perversa eresia, secondo cui un cristiano, con una straordinaria esperienza di santificazione, può pervenire ad una completa immunità dal peccato e ad un “cuore puro”. Essi pertanto caddero sotto il giudizio di 1Gv 1:8 e 10: “Se noi diciamo che non v’è peccato in noi, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi … Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi”.

Lo spirito di questo movimento è stato fin dalle origini uno spirito di menzogna e di seduzione, ed esso continua a sedurre coloro i quali non accettano l’amore per la verità della Parola di Dio su punti importanti. La forte crescita e l’irresistibile irruzione di questo spirito nelle file degli “evangelicali”, negli scorsi anni, è un giudizio sulla loro infedeltà e sul loro allontanamento dalla Parola di Dio.

Allo stesso modo, Dio anche su Israele, al tempo della sua più profonda infedeltà e apostasia, aveva effuso uno spirito di seduzione, come testimonia Isaia 29: 9-11: “Fermatevi, e meravigliatevi; esclamate e gridate: essi sono ebbri, e non di vino; vacillano, e non per bevande forti. Poiché il Signore ha versato sopra di voi uno spirito di profondo sonno, e vi ha chiusi gli occhi, ed ha appannati gli occhi dei profeti e dei veggenti, vostri capi. E la visione, intorno a qualsivoglia cosa, vi sarà come parole di lettere suggellate, le quali fossero date ad uno che sa leggere, dicendogli: deh, leggi questo; egli direbbe: non posso, perché è suggellato!”

Allo stesso spirituale contesto appartiene 2Cro 18:22, dove è detto del re Achab: “Or dunque, ecco, il Signore ha messo uno spirito di menzogna nella bocca di questi tuoi profeti; ma il Signore ha pronunziato del male contro di te”. In un altro passo è descritto come Dio, per un giudizio sopra l’Egitto, effonde uno spirito di menzogna: “Il Signore ha mesciuto in mezzo ad essi (i savi del Faraone) uno spirito di stordimento, ed essi hanno fatto errare l’Egitto in tutte le sue opere; come l’ubriaco va barcollando nel suo vomito” (Is 19:14).

c) I dannosi effetti del falso spirito nel movimento pentecostale-carismatico

E` spaventoso vedere in queste parole di giudizio un riferimento alle brutte scene della cosiddetta “benedizione di Toronto”. Carismatici, che confessano il nome di Gesù, barcollano e cadono al suolo privi di senso, sotto l’effetto dello spirito carismatico. Tremano e saltano di qua e di là come ossessi; ridendo si rotolano sul pavimento senza trovare un freno; giacciono lascivamente denudati; emettono versi di animali e strisciano come serpenti.

Tutto questo accade nel Nome del Signore della gloria, che continuamente bestemmiano e disonorano. Cosa è questo se non un giudizio? E ciò non è qualcosa di nuovo; scene analoghe hanno accompagnato l’opera di quel falso spirito già alle origini in Azusa Street e a Kassel, come fanno notare a buon diritto i fautori di queste cose. Ricordiamo il passo in Is 28:7-13:

“Ma anche questi barcollano per il vino, vacillano per le bevande inebrianti; sacerdote e profeta barcollano per le bevande inebrianti, affogano nel vino, vacillano per le bevande inebrianti, barcollano mentre hanno visioni; tentennano mentre fanno da giudici….A chi vuol dare insegnamenti? A chi vuole far capire la lezione? A dei bambini appena divezzati, staccati dalle mammelle? Poiché è un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là! Ebbene, sarà mediante labbra balbuzienti e mediante una lingua straniera che il Signore parlerà a questo popolo. Egli aveva detto loro:”Ecco il riposo: lasciar riposare lo stanco; questo è il refrigerio!” Ma quelli non hanno voluto ascoltare. La parola del Signore è stata per loro precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là, affinché essi andassero a cadere a rovescio, fossero fiaccati, colti al laccio, e presi!” (versione Nuova Riveduta).

Questo spirito seduttore è riuscito a tal punto ad ubriacare gli aderenti a questo movimento e ad annebbiare le loro capacità di giudizio, da far passare per effetti dello Spirito Santo tali spaventose escrescenze – proprio di quello Spirito che, secondo la testimonianza della Scrittura, è uno Spirito di forza e di correzione (2Tm 1:7), vale a dire uno Spirito che, nel credente, produce consapevole autocontrollo, sobrietà, decoro, disciplina e un sano giudizio. Uno dei frutti dello Spirito, secondo Gal 5:22, è la continenza, cioè un disciplinato, cosciente governo della propria personalità mediante lo Spirito di Dio. “Gli spiriti (o le attività spirituali) dei profeti sono sottoposti ai profeti”, è scritto in 1Cor 14:32.

Ogni coercizione, allo stesso modo della perdita di coscienza e dell’ubriachezza, è anch’essa segno sicuro di uno spirito demoniaco (cfr. 1Cor 12:2; 2Tm 2:2). Al contrario l’azione dello Spirito Santo produce vigilanza e sobrietà, educazione e disciplina per glorificare Dio (cfr. Ef 5:18; 1Ts 5:6-7; 1Tm 2:9; Tit 1:8; 2:2; 2:5;2:6; 2:12).

Estasi e “ebrietà nello Spirito”, così come la mistica con le sue false rivelazioni interiori, fanno parte del veleno della prostituta di Babilonia, della falsa religione pagana. Chi si dà a queste estasi pseudo-spirituali, paga un caro prezzo. Non è raro che depressioni e pensieri blasfemi, scompigli a livello dell’anima e dello spirito, perdita della certezza della salvezza e danni nella famiglia e nel lavoro a motivo di false visioni e “direzioni”, sono la conseguenza di manipolati voli ad alta quota.

Specialmente nel campo del carismatismo vanno sempre più prendendo piede dottrine pagano-occulte, che rinnegano la fede biblica sostituendola con una magia camuffata come cristiana. A tale genere appartengono le dottrine di Yonggi Cho sulla “quarta dimensione”, sulla presunta “potenza delle parole”dell’uomo, a cui basta solo confessare ciò che vuole, per poterlo poi ricevere.

Anche falsi dottori come Kenneth Hagin con la sua “legge della fede”, e l’influente movimento “Parola della fede”, come pure Robert Schuller e altri, che propagano i principi New Age del “pensiero positivo”, insegnano e praticano nient’altro che stregoneria in veste cristiana. La “visualizzazione”, cioè una voluta immaginazione visiva, che avrebbe il potere di produrre o mutare una realtà, è un’ancestrale tecnica occulta degli sciamani, oggigiorno molto propagata nel movimento carismatico da parte di falsi maestri.

d) La seduzione carismatica nel contesto della fine dei tempi

Dalla prospettiva biblica sugli ultimi tempi, il movimento pentecostale-carismatico, con le sue false profezie e i suoi falsi segni prodigiosi, è un raffinato inganno che ha il compito di distogliere dalla divina Parola ispirata della Sacra Scrittura, contribuendo a spianare la strada ai preannunciati potenti inganni dell’anticristo.

Ai suoi aderenti si dà a credere che i messaggi profetici, confermati da segni prodigiosi, sono vere parole di Dio. In tal modo essi vengono predisposti alla efficace forza di seduzione dell’anticristo e del suo falso profeta, che a sua volta si servirà ugualmente di miracoli, per accecare gli uomini e presentarsi come lo strumento eletto di Dio (2Ts 2:9-12; Ap 13).

I carismatici vengono sistematicamente addestrati ad ascoltare la voce dei loro profeti come se si trattasse dell’autentica voce di Dio. Anche quando sono costretti ad ammettere una certa misura di errore umano, per spiegare come alcune profezie non si siano avverate, i messaggi sono tuttavia presentati come Parola di Dio.

Ma, secondo la Bibbia, ogni autentica rivelazione profetica era perfettamente Parola di Dio, senza mescolanza con la parola dell’uomo, e ogni profeta, il cui messaggio non si avverava, veniva smascherato come falso profeta (cfr. Dt 18:22). Per i profeti pentecostali e carismatici, invece, valgono le parole del vero profeta Geremia: “Quei profeti profetizzano menzogna nel Nome mio; io non li ho mandati, e non ho dato loro alcun ordine e non ho parlato loro; essi vi profetizzano visioni di menzogna, e divinazioni, e vanità e l’inganno del cuor loro” (Ger 14:14).

La cosa pericolosa, da parte di questo movimento di falsi profeti, è che si introduce una seconda fonte di rivelazione accanto alla Bibbia, anzi al di sopra della Bibbia. Attraverso questa deviazione dalla Sacra Scrittura, come unico metro di misura, Satana si apre un canale per introdurre clandestinamente nella cristianità le sue false dottrine e i suoi messaggi ingannevoli, allo scopo di distrarre gli uomini dalla divina Verità.

A ciò si aggiungono conoscenze assolutamente soprannaturali (come per esempio riguardo a peccati nascosti o eventi personali), che si basano su chiaroveggenza e divinazione, con lo scopo di impressionare e ingannare le persone. Va da sé che molte cose appaiono come bibliche, ma si mescola la verità con la menzogna affinché si accetti il tutto. L’elemento non biblico e la parte di seduzione ci sono sempre, ma quel che conta è che si dia ascolto ai falsi profeti, anziché attenersi alla Parola scritta rivelata attraverso i veri profeti!

Alla luce della profezia biblica sugli ultimi tempi, dobbiamo obiettivamente riconoscere che questo movimento costituisce un grave pericolo per la Chiesa credente. Vedendo le apparenze di una superiore pietà e di una grande potenza spirituale, i credenti vengono attirati al di là della Parola di Dio e del vero Signore e salvatore Gesù Cristo, per essere posti sotto l’influsso di un altro Gesù e di un altro spirito, che sparge dottrine e messaggi antiblibici.

Infine, attraverso questo movimento, viene sotterrato il fondamento della fede biblica e della dottrina della Riforma, vale a dire la “sola Scriptura”. Mentre, accanto alla Scrittura, viene posta l’autorità di nuove rivelazioni profetiche e, in maniera crescente, anche quella di nuovi apostoli, questo movimento porta i suoi aderenti lontano dalla Riforma, per farli poi approdare sulle posizioni cattoliche-romane. La Chiesa cattolica romana riconosce, accanto alla Bibbia, fra le altre cose, l’autorità dei papi, come presunti successori dell’apostolo Pietro, ed anche nuove profetiche rivelazioni (come ad esempio i messaggi di Lourdes e di Fatima).

Edotti dalla rivelazione biblica, secondo cui alla fine della cristianità nominale si costituirà una grande chiesa ecumenica sotto il dominio papale, cioè la prostituta di nome Babilonia (Ap 17 e 18), abbiamo il dovere spassionato di avvertire: Alla fine il falso spirito del movimento pentecostale-carismatico condurrà i suoi aderenti nella babilonia ecumenica, nell’unione di tutte le chiese apparentemente cristiane!

Già adesso, stando ai dati forniti dalla Chiesa cattolica, la maggior parte dei carismatici sono cattolici. Il movimento cattolico di rinnovamento nello Spirito sta sotto il personale patrocinio del papa; in esso sono attivi gesuiti e preti, vescovi e cardinali. Questi presunti “nati di nuovo, battezzati di Spirito Santo” sono leali cattolici e raccomandano la pratica dell’antibiblica “eucaristia”, come pure la venerazione della madonna e dei santi della loro chiesa.

Il falso spirito, coi suoi falsi prodigi, mette insieme evangelici e carismatici cattolici e, sotto mistici auspici, rende prive di significato tutte le differenze dottrinali e le separazioni volute dalla Bibbia. Così può accadere che John Wimber parli di divini miracoli nel tempio di Caterina da Siena o a Lourdes; che pentecostali “evangelicali” abbraccino come fratelli in Cristo i gesuiti, fautori della critica biblica, e che carismatici cattolici abbiano sempre maggiore influsso su congressi e attività evangeliche.

I carismatici evangelicali, dal canto loro, chiedono perdono per la “ lacerazione dell’unità del corpo di Cristo” e invocano il “risanamento delle ferite”. Il liberale “Consiglio ecumenico delle Chiese” saluta il movimento carismatico come un efficace elemento di collegamento fra le confessioni cristiane e collabora con esso. Inoltre alti rappresentanti del movimento pentecostale da diversi anni sono in “dialogo” con la Chiesa romana.

Il vero Spirito Santo, un tempo, diede ai credenti la forza di morire per la dottrina biblica-evangelica. I sedotti pronipoti dell’attuale generazione cercano oggi la mistica “unità” con la Chiesa romana ed hanno buttato a mare tutti i principi fondamentali della Bibbia. Si sono allontanati dalla Parola della Verità, che sola avrebbe potuto assicurar loro forza e protezione contro la seduzione degli ultimi tempi.. Senza saperlo, si stanno incamminando verso Babilonia. L’ingannevole influsso del movimento pentecostale-carismatico vi sta contribuendo in maniera decisiva.

6. La biblica alternativa: fedeltà al Signore ed alla sua Parola nel tempo finale

Queste severe parole sulla seduzione finale potranno impressionare, e perfino impaurire qualche credente, soprattutto quando si considera in quale misura questo lievito finale sta già operando – anche in quelle chiese che si definiscono “evangelicali” e bibliche.

Ma noi dobbiamo sapere e ricordare bene che il nostro Signore e salvatore Gesù Cristo ha il potere di custodire, contro le potenze seduttrici della fine dei tempi, tutti quelli che sinceramente si tengono stretti a Lui e alla Sua Parola. Anche se la cristianità, nel suo insieme, è sempre più manifestamente sulla via verso la prostituta Babilonia, e molti vengono trascinati nel vortice della seduzione finale – Iddio conserva per Sé un resto di credenti fedeli. Lo fa per amore della sua grazia e per l’onore del suo Nome – e non perché questi credenti siano migliori degli altri.

Come è certa la Parola di Dio, che annuncia giudizio e seduzione per quelli che deviano da essa e dal Signore Gesù Cristo, così lo è anche quando promette protezione e grazia, forza e vittoria a quelli che fedelmente e sinceramente si affidano al Signore e alla sua Parola.

La cosa più importante in questo tempo difficile è che noi decisamente e con tutto il cuore ci aggrappiamo nella fede al nostro Signore Gesù Cristo, il Figlio del Dio vivente, che per noi è morto sulla croce ed è risuscitato. Egli ci ha salvati per sola grazia, mentre eravamo corrotti, disperati, perduti, destinati al giudizio dell’ira divina. Il suo sacrificio perfetto è il solido fondamento della nostra salvezza. Solus Christus! Sola gratia! Sola fides! Sola Scriptura! –questi fondamentali principi biblici, riportati alla luce al tempo della Riforma, sono la guida del resto fedele.

Allorquando l’apostolo Paolo, in profetica visione, rivela agli anziani di Efeso che dopo la sua partenza si introdurranno fra di essi lupi rapaci per sterminare il gregge, esortandoli alla vigilanza affida loro questa confortante promessa: “E al presente, fratelli, io vi raccomando a Dio, e alla parola della sua grazia, egli che è potente da continuare ad edificarvi e a darvi l’eredità con tutti i santificati.” (At 20:32). Se noi ci atteniamo con tutto il cuore a questa preziosa Parola rivelata, essa sicuramente ci preserverà dalla seduzione finale e ci rafforzerà sulla via della fede che ci sta davanti.

Questo è il primo fondamentale principio della Parola di Dio per il cammino del resto fedele della Chiesa: il deciso attenersi alla Parola di Dio, all’ispirata parola rivelata della Sacra Scrittura, mediante la quale Dio ci dà luce e insegnamento. Subito dopo l’annuncio della comparsa di seduttori nella Chiesa, a Timoteo è rivolta questa parola in 2Tm 3:14-17: “Ma tu persevera nelle cose che hai imparate, e delle quali sei stato accertato” – esattamente negli insegnamenti della Scrittura! Paolo esorta Timoteo: “Ritieni la forma (cioè il modello) delle sane parole che tu hai udite da me, in fede e carità, che è in Cristo Gesù! Custodisci il buon deposito, mediante lo Spirito Santo, che abita in noi!” (2Tm 1:13-14). Questo dice anche il Signore risorto alla chiesa di Filadelfia, che è un’immagine profetica del resto fedele degli ultimi tempi: “Tu hai custodita la mia parola, e non hai rinnegato il mio nome” (Ap 3:8).

Il Signore, in tutti i tempi di apostasia e di corruzione, ha custodito nel popolo di Dio un resto fedele, i settemila che non hanno piegato le ginocchia davanti a Baal. Sono quelli che nella personale relazione del loro cuore col Signore non si lasciano sedurre, e si attengono alla “semplicità verso Cristo” (2Cor 11:3). Essi sanno che l’amore per il Signore e la fedele custodia della sua Parola sono due cose che vanno insieme: “Se voi mi amate, osservate i miei comandamenti” (Giov 14:15). Nella I e specialmente nella II Lettera a Timoteo, nelle quali Paolo svela molto delle prossime seduzioni e corruzioni che si avranno nella casa di Dio, si trovano anche questi meravigliosi incoraggiamenti per coloro che vogliono rimanere fedeli al Signore:

“Ma pure il fondamento di Dio sta fermo, avendo questo suggello: il Signore conosce quelli che sono suoi, e: ritraggasi dall’iniquità chiunque nomina il nome di Cristo. Or in una grande casa non vi sono solo vasi d’oro e d’argento, ma anche di legno e di terra; e gli uni sono ad onore, gli altri a disonore. Se dunque qualcuno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato e adatto al servizio del Signore, preparato ad ogni buona opera. Or fuggi gli appetiti giovanili, e procaccia giustizia, fede, carità, pace con quelli che di cuor puro invocano il Signore” (2Tm 2:19-22).

Per questo resto fedele vale il secondo fondamentale principio, come abbiamo visto qui, cioè l’isolamento, la chiara separazione dalle eresie e dai falsi dottori, dal lievito della seduzione. Perché altrimenti questo lievito fa lievitare tutta la pasta, come leggiamo in Galati 5:9. Il deciso distacco dalla seduzione finale, sia essa carismatica o di qualsiasi altra specie, è pertanto un ordine di sopravvivenza per il resto fedele della Chiesa. Per quanto riguarda i maestri di errore o falsi profeti, noi ripetutamente leggiamo: “Mi raccomando di ben guardarvi”, “ritirati da tali”, “anche tali schiva” (Rm 16:17-18 (versione C.E.I.); 1Tm 6:5; 2Tm 3:5).

Riguardo alla seduzione carismatica finale, vale per il resto fedele anche il passo di 2Cor 6:14 – 7:1:

“Non vi legate sotto un giogo estraneo con gli infedeli! Poiché che rapporto c’è fra la giustizia e l’iniquità? E quale comunione fra la luce e le tenebre? E quale intesa tra Cristo e Beliar? O quale collaborazione tra il fedele e l’infedele? E quale accordo v’è tra il tempio di Dio e gl’idoli? Infatti voi siete il tempio dell’Iddio vivente, come Iddio disse: “Io abiterò nel mezzo di loro, e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo.” Perciò dipartitevi da mezzo a loro, e separatevene, dice il Signore; e non toccate nulla d’immondo, e io vi accoglierò; e vi sarò per padre, e voi mi sarete per figli e figlie, dice il Signore onnipotente. Avendo dunque queste promesse, miei cari, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timor di Dio.”

Se camminiamo col nostro Signore seguendo questi principi, Egli ci custodirà e ci condurrà alla Sua meta, pur in mezzo alle seduzioni e alla corruzione di questi ultimi tempi. A Lui sia la gloria e l’onore!

Vorrei concludere con le parole che il Signore glorificato indirizza, in Ap 3:7-13, alla chiesa di Filadelfia:

“E all’angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide; il quale apre, e nessuno chiude; il quale chiude, e nessuno apre: Io conosco le tue opere; ecco, io ti ho posto la porta aperta davanti, che nessuno può chiudere; poiché tu hai poca forza, ed hai custodito la mia parola, e non hai rinnegato il mio nome.

Ecco, io riduco quelli della sinagoga di Satana, che dicono di essere Giudei e non lo sono, anzi mentiscono, ecco farò sì che verranno e s’inchineranno davanti ai tuoi piedi, e conosceranno che io t’ho amato.

Poiché tu hai custodito la parola della paziente attesa di me, io pure ti preserverò dall’ora della tentazione che verrà su tutto il mondo,per far prova di coloro che abitano sopra la terra. Ecco, io vengo fra breve; ritieni ciò che hai, affinché nessuno ti tolga la tua corona.

Chi vince io lo farò una colonna nel tempio dell’Iddio mio, ed egli non ne uscirà mai più; e scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio,
la nuova Gerusalemme, la quale scende dal cielo da presso il mio Dio; e il mio nuovo nome. Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.”
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